Sostenibilità ed efficienza nelle scuole: azioni da intraprendere
L’efficienza energetica e la sostenibilità di un luogo dedicato alla formazione e all’educazione delle nuove generazioni sono esigenze particolari. È importante che la scuola sia un luogo funzionale da tutti i punti di vista. Gli interventi efficaci.
L’efficienza energetica e la sostenibilità sono di primaria
importanza in qualsiasi costruzione, ma nel caso degli
edifici scolastici assumono un ruolo che coinvolge anche
la sfera educativa e informativa.
Le scuole possono educare anche diventando luoghi in cui
si hanno prove e dimostrazioni concrete dell’importanza dei
risultati che si ottengono attraverso determinati interventi. I
principi secondo cui intervenire sono gli stessi degli altri edifici
ed è importante farlo perché si tratta di costruzioni di grandi
dimensioni, in cui il comfort degli occupanti è fondamentale e
dove anche i consumi per il funzionamento sono decisamente
elevati. I ragazzi che crescono nelle nostre scuole devono essere
educati al rispetto per l’ambiente, in quanto in futuro sarà
nelle loro mani il compito di preservare i luoghi in cui vivranno.
Cambiamenti climatici ed esaurimento delle risorse saranno,
infatti, problemi sempre più “ingombranti” per le generazioni
future. Un buon punto di partenza è quello di abituarli ad un
luogo rispettoso dell’ambiente ed energeticamente efficiente.
Una scuola efficiente e sostenibile
Molte scuole, come detto nell’articolo precedente, sono state
costruite in epoca antecedente la prima legge sull’efficienza
energetica e sui consumi per il riscaldamento, trovandosi ora
in condizioni discutibili. Una scuola efficiente, ben isolata e con
un ottimo livello di comfort interno è un diritto degli studenti
e di tutti coloro che lavorano in questi edifici. Prima ancora
delle scelte costruttive, nel caso delle nuove realizzazioni,
non si devono mai dimenticare i principi della progettazione
bioclimatica, ponendo molta attenzione al sito, alle caratteristiche
naturali, all’orientamento del sole e così via, permettendo un primo risparmio di energia con soluzioni passive.
Si passa
quindi all’involucro, che deve essere sano e ben isolato, senza
problemi legati all’umidità o alla scarsa capacità di isolamento
termico. Involucro opaco ma anche involucro trasparente,
con la sostituzione degli infissi che devono garantire adeguate
prestazioni in ogni stagione dell’anno. Si deve optare per impianti
di climatizzazione che siano efficienti e, dove possibile,
che ricorrano all’uso di fonti rinnovabili; abitudine ancora non
sufficientemente diffusa nelle scuole.
La logica non deve essere
quella di “soddisfare un requisito” richiesto ad esempio
nel momento della ristrutturazione. Non basta posizionare il
fotovoltaico sulla copertura - per quanto rimanga comunque
positivo l’intervento - la logica di progettazione deve essere
integrata e si devono sviluppare le migliori soluzioni possibili in
relazione allo specifico contesto. Attenzione anche alla scelta
dei materiali, non solo per il rispetto dell’ambiente, ma anche
per la sicurezza delle persone che vivono questi luoghi. Si deve
dare priorità ai materiali naturali ed ecologici, ancora meglio se
locali, riducendo la quantità di CO2 prodotta durante l’intero
ciclo di vita del prodotto edilizio, con meno emissioni per i
trasporti. I materiali devono permettere un facile smaltimento
attraverso il riciclo e il riuso, pensando non solo alle loro origini
ma anche al loro destino.
Ci sono diversi tipi di certificazioni
che ne attestano le prestazioni e la sostenibilità, a cui si può far
riferimento nel momento in cui si effettuano le scelte per la
realizzazione di un nuovo edificio scolastico.
Cosa può fare la scuola?
La scuola può beneficiare delle agevolazioni fiscali previste per la
manutenzione e la ristrutturazione, proprio come qualsiasi altro
tipo di edificio, così come esistono incentivi per l’uso di fonti rinnovabili
per la produzione di energia elettrica. Inoltre, gli impianti
realizzati su edifici pubblici (ad es. scuole o strutture sanitarie)
hanno la possibilità di cumulare la tariffa incentivante con altri
contributi in conto capitale ottenuti per lo stesso impianto.
Per
quanto riguarda i finanziamenti, quindi, ci sono diverse strade
utili. Ma come si scelgono gli interventi da realizzare e gli obiettivi
da raggiungere? L’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie,
l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, ha realizzato
un’apposita guida operativa rivolta agli amministratori pubblici
e ai dirigenti scolastici come strumento di prima informazione
sulla complessa materia della riqualificazione energetica degli
edifici, in particolare quelli scolastici. Partendo dal presupposto
che molta energia prodotta venga dispersa attraverso l’involucro
e che gli impianti, con più di 12 anni, perdono la loro efficienza,
l’Enea presuppone che il 50% dell’energia prodotta nelle
scuole possa essere risparmiato. Prima di qualsiasi intervento
è fondamentale una diagnosi energetica dell’edificio, attraverso
sopralluoghi e rilievi, oltre all’analisi dei dati dei consumi e dei
costi energetici. Individuando la condizione precisa dell’edificio
e, quindi, i principali problemi, diventa possibile un intervento
mirato e razionale.
La diagnosi energetica definirà una serie di soluzioni possibili che
possono riguardare:
- la modifica dei contratti di fornitura dell’energia,
- il miglioramento della gestione degli impianti,
- interventi di ristrutturazione dell’edificio,
- la sostituzione o modifica degli impianti esistenti.
Per garantire il buon risultato degli interventi di efficienza energetica
è necessario attivare un processo di qualità, prevedendo
la definizione di standard prestazionali e prassi progettuali ed
esecutive che siano in grado di garantire il rispetto dei requisiti
richiesti a una scuola.
Il controllo della qualità deve accompagnare
tutte le fasi del processo edilizio e prevedere le seguenti fasi
di verifica:
1. Verifica della qualità del progetto.
2. Verifica della qualità dell´esecuzione dei lavori mediante controlli
in cantiere.
3. Verifica della qualità a fine lavori mediante misure e prove di
collaudo.
4. Verifica della qualità della gestione mediante controlli periodici.
Questi controlli e verifiche risultano maggiormente legittimati
dal punto di vista della trasparenza e della credibilità se affidate
ad un soggetto o ente terzo non coinvolto nel processo edilizio.
L´adozione di un “protocollo volontario per la certificazione
di sostenibilità ambientale” può essere in questo caso un utile
strumento, sia a supporto della definizione dei requisiti prestazionali
dell´edificio sia per garantire l’oggettività della valutazione.
Il protocollo definisce, infatti, una serie di indicatori e metodi di
verifica conformi alle norme tecniche e leggi nazionali.