Rapporto Scuole Legambiente 2017: un chiaroscuro

Il 17 ottobre 2017 Legambiente ha presentato a Roma, nel corso del secondo Forum Scuola Innova, “Ecosistema Scuola”, il suo 18° rapporto sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi. Nonostante l’anagrafe scolastica sia ancora al palo, non mancano esempi di buone pratiche.
Il report fa il punto sulla sicurezza degli edifici scolastici italiani e punta il dito contro le mancate promesse dell’anagrafe scolastica, decisiva quanto ancora in gran parte inevasa e imprecisa, incapace di dare informazioni utili per una messa in sicurezza degli edifici che ospitano ogni giorno studenti e personale scolastico, nonostante un territorio fragile e la mancanza di manutenzione diffusa. 

In sintesi, oltre il 41% degli edifici scolastici (pari a 15.055) si trova in zona sismica 1 e 2, cioè a rischio di terremoti fortissimi o forti; il 43% di questi risale a prima del 1976, e cioè a prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica; solo il 12,3% delle scuole presenti in queste aree risulta progettato o adeguato successivamente alle tecniche di costruzione antisismica. In quattro anni finanziati 992 progetti tra interventi per adeguamento sismico e nuovi edifici, di cui solo 532, pari al 3,5% del totale, in aree a rischio elevato. 
Di questo passo occorreranno altri 113 anni per mettere in sicurezza le scuole nelle aree più fragili del Paese. 

Nonostante le difficoltà e le perplessità, rimane forte la volontà di reagire per creare ambienti di apprendimento innovativi, aperti al territorio e sostenibili dal punto di vista ambientale ed energetico. 
Proprio a titolo di paradigma, lo studio è corredato dall'esempio virtuoso di dieci scuole innovative che indicano la strada per una nuova cultura scolastica: a misura di bambino, illuminate con luce naturale e ricche di spazi e giardini per il gioco e il contatto con la natura.

L’edificio, ultimato nel 2017 si apre alla comunità e ospita la biblioteca comunale. La scuola riprende gli elementi architettonici della tradizione locale e anche per la costruzione sono stati scelti materiali caratteristici come il larice. La progettazione degli ambienti è avvenuta dopo un momento di confronto con i cittadini. Ne è scaturita una scuola d'avanguardia in cui la centralità dell'aula viene superata. 

L’edificio, terminato nel 2009, richiama il paesaggio circostante con l’uso del legno lamellare per pilastri e travi lasciati a vista. Presenti anche pergolati di lunghezza variabile con funzioni di mitigazione bioclimatica e una serra solare. La scuola utilizza sistemi attivi e passivi per il contenimento dei consumi energetici. 

La sede della scuola, che dagli anni Cinquanta si trova nel castello di Fürstenburg’, risalente al 1278, è stata ampliata per ospitare un maggior numero di studenti. Dato il pregio architettonico della zona, sono stati realizzati ambienti ipogei sfruttando la morfologia del terreno. I lavori sono terminati nel 2011. 

L’edificio, in classe energetica A, ha un impianto a corte, soluzione ottimale per l’isolamento termico e acustico. Le aule e gli spazi più interni incrementano la luce e l’aria attraverso dei grandi lucernari apribili. Presenti un giardino pensile adibito ad orto e un impianto di recupero delle acque meteoriche. 

Inaugurata nel maggio 2017, è stata progettata per essere completamente a misura di bambino. Il corpo di fabbrica è disposto su un unico piano e realizzato interamente in legno con ampie vetrate. Il giardino è stato pensato per ospitare un orto botanico. 

Terminata nel 2017, la scuola è stata demolita e ricostruita in classe energetica A e secondo i criteri per la sicurezza antisismica. In tutti gli ambienti occupati dagli studenti è garantita una idonea portata di aria di rinnovo. L’aria è prelevata dalla copertura, filtrata e preriscaldata prima di essere immessa nell’edificio. 

L’edificio, ultimato nel 2017, è in classe energetica A Passivhaus. La nuova scuola è frutto di un approccio progettuale mirato a garantire la massima efficienza energetica e un notevole comfort ambientale, assicurati da tecniche costruttive innovative e dall’impiego di materiali prevalentemente naturali e riciclabili, con uno spazio capace di rispondere a una didattica in costante evoluzione e, per questo, fruibile in modo flessibile. 

È in Classe A Casaclima questa scuola ultimata nel 2009. Tutti i locali sono illuminati naturalmente con ampie finestrature e lucernari e il 70% del fabbisogno energetico dell'edificio è coperto dall'impianto fotovoltaico presente sulla copertura. L'assorbimento acustico è garantito dall'utilizzo di controsoffitti fonoassorbenti costituiti da pannelli di legno mineralizzato e listelli di legno a vista o pannelli di cartongesso microforato. 

Sono state realizzate nuove aule nello storico edificio situato nellì’ex convento di S. Agostino. Nel progetto sono stati adottati accorgimenti per l'efficienza energetica e realizzati il completamento dell'impianto di riscaldamento con elementi radianti a pavimento e la coibentazione acustica. Nella sala musica sono presenti elementi-luce tubolari che richiamano le canne dell'organo, la cui intensità luminosa può essere regolata a seconda delle necessità.
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